Giovanni, attualmente direttore di Urologia presso il Maria Pia hospital di Torino, ci ha spiegato come la chirurgia urologica sia in continua evoluzione, beneficiando di una vera rivoluzione circa 25 anni fa con l’introduzione della piattaforma Da Vinci. Per chirurgia robotica da Vinci si intende una chirurgia mininvasiva, in cui il chirurgo non opera con le proprie mani ma manovrando un robot a distanza: seduto a una console computerizzata posta all'interno della sala operatoria.
Sempre in tema di nuove tecnologie chirurgiche è stato fatto accenno anche a Hugo, strumento robotico di ultima generazione per gli interventi urologici e di chirurgia generale. L'evoluzione clinica e tecnologica dei bracci robotici è data da un potente sistema di visualizzazione delle immagini, che offre una visione della zona di intervento in 3D e full HD e che garantisce quindi
altissime performance di precisione e accuratezza, oltre a sistemi di registrazione e analisi dei video. Giovanni ci ha anche spiegato come il prossimo step tecnologico sia il sempre maggiore utilizzo in ambito sanitario dell’Intelligenza Artificiale (IA), che già adesso rappresenta una realtà diagnostica e chirurgica. Un utilizzo pratico dell’IA, già oggi possibile, è un consulto nel metaverso tra gli avatar di vari specialisti ubicati in posti diversi. In prospettiva è possibile prevedere l’utilizzo di IA per simulare un intervento chirurgico sull’avatar del paziente, per poi poter operare in maggiore sicurezza.
L’IA presenta anche alcuni punti oscuri, che occorrerà presidiare, come il rispetto della privacy e le considerazioni etiche e medico legali. Da ultimo Giovanni ha evidenziato che l’implementazione dell’IA nella chirurgia robotica rappresenta un futuro promettente dove il chirurgo che utilizza l’IA avrà un vantaggio significativo rispetto a chi non ne fa uso. L’uso dell’IA non sostituirà il chirurgo, sostituirà il chirurgo che non la utilizzerà.
Nel corso della serata Alberto Carpinetti ha fatto il suo ingresso ufficiale nel R.C. Torino Ovest.
