È stata portata a termine l’iniziativa della donazione a Casa UGI, resa possibile grazie anche alla collaborazione del Rotary Club Torino Dora, che ha affiancato il Consiglio con professionalità ed entusiasmo.
(Fonte: http://torinoflash.it/il-consiglio-regionale-si-impegna-per-casa-ugi/)
La somma donata sarà impiegata da Casa UGI (Unione genitori italiani contro il tumore dei bambini) per offrire ospitalità alle famiglie dei piccoli in cura, provenienti da località fuori dal territorio piemontese.
All’incontro hanno partecipato anche Enrico Desideri e Sergio Deorsola, rispettivamente vicepresidente e past president del Rotary Club Torino Dora.
Il Piano della fondazione UGI nasce nel 1980 a Torino, per volere di un gruppo di genitori con bambini affetti da tumore con l’obiettivo di offrire ai piccoli che attraversano quel difficile percorso, un sostegno didattico, ludico e umano. Negli anni, poi, l’Associazione ha acquisito una maggior consapevolezza dei bisogni e delle necessità dei ricoverati, ampliando e diversificando i propri interventi. È soprattutto grazie a Casa UGI (nata nel 2006) e a 150 volontari che numerose famiglie possono “sentirsi a casa” anche lontano dalla propria residenza.
Dichiarazioni e interventi
Mauro Laus, Presidente del Consiglio Regionale, durante la cerimonia di consegna del ricavato dal concerto benefico, presentato lo scorso 18 dicembre a Palazzo Lascaris, aveva dichiarato:
L’assegno che oggi doniamo a Casa UGI è un piccolo gesto rispetto alle grandi azioni che i volontari e gli operatori quotidianamente compiono, per fronteggiare le difficoltà e le problematiche legate alla malattia.
Paolo Lorenzetti, Presidente del Rotary, ha invece sottolineato:
Siamo lieti di aver sostenuto con questo progetto una realtà che aiuta i più bisognosi in momenti così delicati. La tenacia con cui i pazienti affrontano le terapie è un importante esempio per tutti noi ed è uno stimolo per chi opera in queste situazioni.
Franco Sarchioni, Presidente di Casa UGI, ha successivamente asserito che
l’obiettivo che la medicina si pone è quello di sconfiggere la malattia. Grazie alla sensibilità di associazioni, istituzioni e privati oggi possiamo concretamente operare non solo in questa direzione ma anche aiutando le famiglie che assistono i malati.
Infine Laus ha concluso l’incontro con le seguenti parole:
Migliorare la qualità della vita dei pazienti e consentire ai loro cari di vivere la malattia in un ambiente sano e accogliente è una grande prova di umanità e concretezza. Sono certo che le Istituzioni continueranno a impegnarsi per essere sempre più vicine a queste realtà, perché anche un piccolo aiuto può essere un grande dono.