Il mese di giugno ha fornito l’occasione per approfondire la conoscenza con uno degli ultimi acquisti del club.
L’avv. Vincenzo Ianniello, entrato a far parte del R.C. Torino Dora nel mese di dicembre 2019, non aveva infatti ancora avuto occasione per presentarsi ai soci in ragione della sopravvenuta emergenza sanitaria.
L’incontro, celebrato su piattaforma digitale, è stata l’occasione per comprendere cosa spinga un avvocato ad interessarsi ai profili giuridici del mare e della navigazione sebbene la propria attività venga professata in un territorio con tradizioni ben lontane da quelle marinare.
La conversazione ha messo in luce come la distanza geografica dal mare di un territorio non ne decreti anche una distanza giuridica.
Le problematiche che caratterizzano il segmento dello shipping non hanno frontiere, tanto da coinvolgere realtà aziendali con sede in territori non rivieraschi ma con affari diffusi oltre i confini nazionali. Nell’esaminare tale settore vi è stato tra l’altro modo di menzionare la figura degli spedizionieri con cui qualche socio ha riferito di interagire nell’esercizio della propria attività di impresa.
Non dissimili le riflessioni sullo yachting e sulla nautica in generale, segmento che alcuni degli intervenuti hanno sentito più vicino in ragione della propria vocazione diportistica. Ciò è stato confermato dalle interazioni finali tra relatore e soci presenti che hanno rievocato alcuni episodi di stampo prettamente nautico.
L’incontro si è concluso con le usuali domande volte a sciogliere le curiosità che l’argomento ha sollevato.
L’avv. Vincenzo Ianniello, entrato a far parte del R.C. Torino Dora nel mese di dicembre 2019, non aveva infatti ancora avuto occasione per presentarsi ai soci in ragione della sopravvenuta emergenza sanitaria.
L’incontro, celebrato su piattaforma digitale, è stata l’occasione per comprendere cosa spinga un avvocato ad interessarsi ai profili giuridici del mare e della navigazione sebbene la propria attività venga professata in un territorio con tradizioni ben lontane da quelle marinare.
La conversazione ha messo in luce come la distanza geografica dal mare di un territorio non ne decreti anche una distanza giuridica.
Le problematiche che caratterizzano il segmento dello shipping non hanno frontiere, tanto da coinvolgere realtà aziendali con sede in territori non rivieraschi ma con affari diffusi oltre i confini nazionali. Nell’esaminare tale settore vi è stato tra l’altro modo di menzionare la figura degli spedizionieri con cui qualche socio ha riferito di interagire nell’esercizio della propria attività di impresa.
Non dissimili le riflessioni sullo yachting e sulla nautica in generale, segmento che alcuni degli intervenuti hanno sentito più vicino in ragione della propria vocazione diportistica. Ciò è stato confermato dalle interazioni finali tra relatore e soci presenti che hanno rievocato alcuni episodi di stampo prettamente nautico.
L’incontro si è concluso con le usuali domande volte a sciogliere le curiosità che l’argomento ha sollevato.