Ruolo che ha raccolto particolare entusiasmo da parte del Dott. Ghigo stesso in quanto, nell’ambito della sua sfera privata, lui stesso è un particolare affezionato al mondo del Cinema in toto, a detta di persone a lui vicine.
Il relatore ci ha esposto, nel breve tempo a disposizione, alcuni cambiamenti da lui ritenuti importanti per poter “proiettare” il Museo presieduto verso il futuro:
- Ammodernamento e riorganizzazione della sezione multimediale, a cui oggi è dedicato uno spazio ridotto, al fine di avvicinare le nuove generazioni, sempre più tecnologiche, verso il Museo.
- Organizzazione di eventi tematici separati per argomenti e filoni del Cinema, in maniera da riuscire ad esaltare filoni che raccolgono, ciascuno, sacche di pubblico dedicato e differente l’un l’altro.
- Riorganizzazione del locale bar al piano terreno al fine di obbligare gli utenti del museo a transitare davanti lo stesso sia all’entrata che all’uscita. Pare che l’attività di somministrazione, nei musei in generale, sia a bassissima resa economica.
- Sostituzione di alcuni dipendenti in luoghi chiave con altri più giovani e con idee aggiornate al tempo d’oggi.
- Per quanto riguarda l’edificio che ospita il museo, la Mole Antonelliana, opinione di diversi studi di architettura interpellati, converge sul non variare alcunché salvo piccoli interventi marginali. L’edificio in sé è altamente caratterizzante.

Dopo alcune domande al termine della relazione il dott. Ghigo si commiata.